Sono ragazzi maturi, sensibili, riflessivi, fragili. Stanno in disparte perché aborriscono la competizione e il pressing, anche a scuola.

Perché l'esperienza stravolgente del dolore della morte non ha posto a scuola? Forse fa male a noi adulti affrontarla. Perché ci scuote.

Entra in classe trascinando i piedi, un po' sbracato, un po' altezzoso, lo sguardo sfuggente. Perché è venuto in classe?

Riusciamo ad immaginare un'educazione attenta all'empatia? Dobbiamo trovare le strade per insegnarla ai nostri figli.

Che effetti produce l'entusiasmo di un insegnante? La felicità cambia i risultati dell’apprendimento?

Ha solo sette anni, eppure Sara viene a scuola ogni mattina con un obiettivo preciso: averla vinta!

Quando un insegnante è in difficoltà, arrovellarsi in solitudine o... imparare da Barbiana?

Sono solo ragazzini, ma ci mettono in scacco, dimostrando la loro abilità distruttrice. Cos’ avranno nella testa?

Daniele ha iniziato a "farmi scuola" a sei anni. Ecco la sua magnifica lezione.

Cari colleghi, anche quest’anno veniamo bocciati! Pensavo che ce l’avremmo fatta. Invece, no! Bocciati per distrazione...

Il 1 marzo 2016 in una scuola di Nuoro, Francesco si trova ad essere l'unico alunno della classe. I suoi 14 compagnetti si sono trasferiti....

Pierino non studia, stropiccia i quaderni, sbadiglia e guarda altrove. Spesso disturba. Pierino è l’allievo che non vorremmo avere, mai.

“Raccontami tuo figlio, narrando solo le cose belle…” oppure “Raccontati come figlio, che cosa ti ha permesso di diventare quello che sei…”

Si intitola così l'ultimo libro di Ferdinando Ciani ed è un raggio di sole nella nebbia o uno schiaffo per la nostra scuola addormentata.